En marcha campaña de firmas para exigir la libertad de Lander Fernández

En la mañana del día de hoy, viernes 15 de junio, la IV Sección Penal de la Corte de Apelación del Tribunal de Roma ha ordenado la excarcelación de Lander Fernández Arrinda y ha dispuesto el arresto domiciliario para el jóven vasco.

L@s compañer@s de Euskal Herriaren Lagunak de Roma han realizado concentraciones durante la semana y han difundido la detención política de Lander.

Por otra parte, Lander ha recibido en prisión, la visita de dirigentes políticos y de representantes de los movimientos sociales de Roma.

A su vez, se ha puesto en marcha una campaña de recogida de firmas para exigir la libertad de Lander.

Para firmar el manifiesto

Blog creado para difundir información sobre la detención y la situación judicial de Lander

Questa mattina la IV Sezione Penale della Corte d’Appello del Tribunale di Roma ha disposto la scarcerazione di Lander Fernandez Arrinda, trasferendolo agli arresti domiciliari. La scarcerazione rappresenta la conseguenza logica ad una maxi-operazione di polizia non giustificata da prove giudiziarie fornite dalla magistratura spagnola, mandante politico dell’arresto avvenuto mercoledì scorso.

L’inconsistenza dell’impianto accusatorio si somma alla canea mediatica che si è abbattuta su Lander da due giorni a questa parte; sbattendo il “mostro” in prima pagina, la stampa italiana e spagnola hanno accusato Lander Fernandez di essere membro di ETA, terrorista implicato in episodi stragisti e pericoloso militante eversivo. Un impianto accusatorio che oggi, invece, ci consegna la stupefacente verità della sola accusa di danneggiamento di un autobus vuoto, pendente sulla testa di Lander per fatti risalenti al 2002.

Quanto accaduto stamattina rappresenta solo una vittoria parziale per la definitiva liberazione di Lander. Siamo invece certi che questa stessa decisione possa essere letta come un grave colpo alla giustizia emergenziale che spadroneggia in Spagna, sempre pronta a reprimere militanti e attivisti per le sole ipotesi di sospetto, in barba ai diritti fondamentali della persona. La battaglia per la liberazione di Lander, dunque, è la battaglia contro lo stato d’eccezione vigente in Spagna; un neo, una macchia, un marchio che male si sposa con l’anelito di democrazia propagandato nelle stanze della Moncloa madrilena.