Milanoko Euskal Herriaren Lagunek RAIko egoitza okupatu zuten atzo

==eu==

Atzo 30 lagun sartu ziren Italiako Telebista Publikoak Milanon duen egoitzan eta bertan komunikatu bat helarazi zioten RAIri.

Komunikatuan beren salaketa agertu zioten telebista publikoari, oro har, hedabide handietan, eta RAI-n ere "Euskal Herritik datozen albiste izugarriak izkutatu eta manipulatzen direlako". Pankartaren leloa "Informazio zentsuratzen duena, errepresioaren konplizea da".

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==fr==

Atzo 30 lagun sartu ziren Italiako Telebista Publikoak Milanon duen egoitzan eta bertan komunikatu bat helarazi zioten RAIri.

Komunikatuan beren salaketa agertu zioten telebista publikoari, oro har, hedabide handietan, eta RAI-n ere "Euskal Herritik datozen albiste izugarriak izkutatu eta manipulatzen direlako". Pankartaren leloa "Informazio zentsuratzen duena, errepresioaren konplizea da".

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==es==

Ayer 30 personas ocuparon la sede que la Televisión Pública Italiana (RAI) tiene en Milán y dejaron un comunicado de denuncia.

En el comunicado denunciaron que en general en los grandes medios italianos y en particular en la telvisión pública "se esconden y/o manipulan las alarmantes noticias que llegan desde Euskal Herria". Portaban una pancarta en la que se leía "Quien censura la información es complice de la represión".

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==en==

Ayer 30 personas ocuparon la sede que la Televisión Pública Italiana (RAI) tiene en Milán y dejaron un comunicado de denuncia.

En el comunicado denunciaron que en general en los grandes medios italianos y en particular en la telvisión pública "se esconden y/o manipulan las alarmantes noticias que llegan desde Euskal Herria". Portaban una pancarta en la que se leía "Quien censura la información es complice de la represión".

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==it==

Un gruppo di compagni e compagne della rete "Amici e amiche di Euskal Herria" ha occupato la sede Rai di Milano per chiedere all'informazione pubblica italiana una reale apertura informativa sulla situazione in Euskal Herria. I manifestanti, entrati nella sede Rai srotolando lo striscione "Chi censura l'informazione è complice della repressione", hanno chiesto ed ottenuto un incontro con un membro della redazione Rai a cui è stato chiesto di dare il giusto peso alla durissima repressione dei governi spagnolo e francese contro la popolazione basca, ed in particolare contro la sinistra abertzale.

L'iniziativa di oggi pomeriggio si inserisce all'interno della "Settimana Internazionale di solidarietà nei confronti di Euskal Herria", che ha toccato il c.s. Paci Paciana di Bergamo e oggi il c.s. Vittoria di Milano.

Sabato 21 febbraio a Milano, conclusione delle iniziative con la manifestazione "Tanti popoli un'unica lotta".

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==eu==

Komunikatuan Zapatero espaniar estatuko lehendakaria salatzen dute "Europako nazio zaharrenetako bat desagertarazi nahi duelako, horretarako oinarrizkoenak diren askatasunak zapalduz".

Adibideak ere ematen dituzte: italiar hedabideetan ez dira agertzen torturak, atxiloketa prebentiboak, eta errepresioa oro har, gainera italiar hedabide handiek ez dute informatzen bere Euskal Herriko kolega askok pairatzen duten egunkari, aldizkari eta irratien itxierari buruz.

NBEko kontalari bereziak, Martin Scheinin-ek, egindako azken txostena ere aipatzen dute horren erakusle gisa.

Ondorio gisa, boterearen esku dauden hedabideek holako albisteen berri ez ematean edota manipulatzean, herritarrak informatzeko eskubiderik gabe utzi eta ekintza ez demokratiko horien konplize bilakatzen dira Milanoko EHL-eren arabera.

Paolo Milanoko EHLko kidearekin elkarrizketa

 

Hemen komunikatua italieraz:

CHI CENSURA L'INFORMAZIONE E' COMPLICE DELLA REPRESSIONE

 

Siamo profondamente sconcertati dal comportamento dei media italiani e dall'organo che dovrebbe rispecchiare più di tutti l'informazione democratica e pluralista, cioè la televisione pubblica, per il fatto che vengano oscurate, nascoste, manipolate volontariamente tutte le notizie allarmanti che stanno arrivando dai Paesi Baschi.

 

Nel cuore della “democratica” Europa esiste una situazione di vero e proprio stato d'eccezione: il governo spagnolo di Zapatero stà cercando di distruggere in tutti i modi la vita di milioni di persone che vivono in un Paese che si chiama Euskal Herria, una delle nazioni più vecchie del nostro continente, una nazione che sta soffrendo una vera guerra lanciata su tutti i fronti contro le libertà fondamentali dell'uomo.

 

VOGLIAMO DENUNCIARE IL SILENZIO DI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA E DI INFORMAZIONE di fronte alle decine di casi di tortura che sistematicamente si effettuano nei vari commissariati delle polizie presenti sul territorio basco; nessun organo d'informazione che parli di quanta repressione sta vivendo da molti anni il popolo basco; nessun organo che difenda la libertà di stampa in un paese nel quale vengono chiusi e dichiarati “fuori legge” giornali, radio, canali televisivi, dove la rappresentanza sociale e politica di un intero popolo viene dichiarata “illegale”, strumentalizzando e falsificando elezioni “democratiche”, un paese dove vengono attuati arresti preventivi verso settori della società che fanno della partecipazione alla vita pubblica un esempio mondiale, dove vengono dichiarati fuori legge associazioni giovanili, organizzazioni di difesa dei lavoratori, associazioni di detenuti politici e i loro familiari.....

Tutta la stampa internazionale è complice di quello che sta accadendo nei Paesi Baschi, connivente a poteri di oligarchie imperialiste che utilizzano il capitalismo come un'arma per la distruzione dei popoli.

La stampa italiana e gli organi di informazione hanno dato pochissimo risalto al rapporto uscito due settimane fa dall'O.N.U dove, dopo una visita effettuata da un commissario dell'organizzazione lo scorso anno nello stato Spagnolo, si evidenziano situazioni sconvolgenti rispetto alla mancanza di condizioni democratiche di confronto politico riguardo alla rappresentanza istituzionale e sociale, dove si notano passaggi preoccupanti rispetto all'utilizzo della tortura.

 

La mancanza di informazione democratica è il mezzo con il quale i governi cercano di modificare le coscienze, i saperi, è il metodo che permette ai governanti dei vari stati di nasconde i progetti distruttivi, antidemocratici e repressivi che vengono utilizzati contro chi lotta contro il potere dominante, per un modo giusto, di inclusione sociale contro il fascismo strisciante.

 

Un'informazione imbavagliata è complice di tutto quello che sta accadendo, partecipando attivamente alla guerra contro uomini e donne dei Paesi Baschi che chiedono una soluzione democratica del conflitto e la possibilita' di una confrontazione politica leale.

CHE IL POPOLO POSSA ESSERE INFORMATO E QUINDI POSSA PENSARE , METTE PAURA AI GOVERNANTI............... MA NOI NON ABBIAMO PAURA!!

 

Viva i Paesi Baschi Liberi !

Gora Euskal Herria Askatuta !

 

13 Febbraio 2009

Euskal Herriarren Lakunak Milano

Amici e Amiche dei Paesi Baschi

==fr==

Komunikatuan Zapatero espaniar estatuko lehendakaria salatzen dute "Europako nazio zaharrenetako bat desagertarazi nahi duelako, horretarako oinarrizkoenak diren askatasunak zapalduz".

Adibideak ere ematen dituzte: italiar hedabideetan ez dira agertzen torturak, atxiloketa prebentiboak, eta errepresioa oro har, gainera italiar hedabide handiek ez dute informatzen bere Euskal Herriko kolega askok pairatzen duten egunkari, aldizkari eta irratien itxierari buruz.

NBEko kontalari bereziak, Martin Scheinin-ek, egindako azken txostena ere aipatzen dute horren erakusle gisa.

Ondorio gisa, boterearen esku dauden hedabideek holako albisteen berri ez ematean edota manipulatzean, herritarrak informatzeko eskubiderik gabe utzi eta ekintza ez demokratiko horien konplize bilakatzen dira Milanoko EHL-eren arabera.

Paolo Milanoko EHLko kidearekin elkarrizketa

 

Hemen komunikatua italieraz:

CHI CENSURA L'INFORMAZIONE E' COMPLICE DELLA REPRESSIONE

 

Siamo profondamente sconcertati dal comportamento dei media italiani e dall'organo che dovrebbe rispecchiare più di tutti l'informazione democratica e pluralista, cioè la televisione pubblica, per il fatto che vengano oscurate, nascoste, manipolate volontariamente tutte le notizie allarmanti che stanno arrivando dai Paesi Baschi.

 

Nel cuore della “democratica” Europa esiste una situazione di vero e proprio stato d'eccezione: il governo spagnolo di Zapatero stà cercando di distruggere in tutti i modi la vita di milioni di persone che vivono in un Paese che si chiama Euskal Herria, una delle nazioni più vecchie del nostro continente, una nazione che sta soffrendo una vera guerra lanciata su tutti i fronti contro le libertà fondamentali dell'uomo.

 

VOGLIAMO DENUNCIARE IL SILENZIO DI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA E DI INFORMAZIONE di fronte alle decine di casi di tortura che sistematicamente si effettuano nei vari commissariati delle polizie presenti sul territorio basco; nessun organo d'informazione che parli di quanta repressione sta vivendo da molti anni il popolo basco; nessun organo che difenda la libertà di stampa in un paese nel quale vengono chiusi e dichiarati “fuori legge” giornali, radio, canali televisivi, dove la rappresentanza sociale e politica di un intero popolo viene dichiarata “illegale”, strumentalizzando e falsificando elezioni “democratiche”, un paese dove vengono attuati arresti preventivi verso settori della società che fanno della partecipazione alla vita pubblica un esempio mondiale, dove vengono dichiarati fuori legge associazioni giovanili, organizzazioni di difesa dei lavoratori, associazioni di detenuti politici e i loro familiari.....

Tutta la stampa internazionale è complice di quello che sta accadendo nei Paesi Baschi, connivente a poteri di oligarchie imperialiste che utilizzano il capitalismo come un'arma per la distruzione dei popoli.

La stampa italiana e gli organi di informazione hanno dato pochissimo risalto al rapporto uscito due settimane fa dall'O.N.U dove, dopo una visita effettuata da un commissario dell'organizzazione lo scorso anno nello stato Spagnolo, si evidenziano situazioni sconvolgenti rispetto alla mancanza di condizioni democratiche di confronto politico riguardo alla rappresentanza istituzionale e sociale, dove si notano passaggi preoccupanti rispetto all'utilizzo della tortura.

 

La mancanza di informazione democratica è il mezzo con il quale i governi cercano di modificare le coscienze, i saperi, è il metodo che permette ai governanti dei vari stati di nasconde i progetti distruttivi, antidemocratici e repressivi che vengono utilizzati contro chi lotta contro il potere dominante, per un modo giusto, di inclusione sociale contro il fascismo strisciante.

 

Un'informazione imbavagliata è complice di tutto quello che sta accadendo, partecipando attivamente alla guerra contro uomini e donne dei Paesi Baschi che chiedono una soluzione democratica del conflitto e la possibilita' di una confrontazione politica leale.

CHE IL POPOLO POSSA ESSERE INFORMATO E QUINDI POSSA PENSARE , METTE PAURA AI GOVERNANTI............... MA NOI NON ABBIAMO PAURA!!

 

Viva i Paesi Baschi Liberi !

Gora Euskal Herria Askatuta !

 

13 Febbraio 2009

Euskal Herriarren Lakunak Milano

Amici e Amiche dei Paesi Baschi

==es==

En el comunicado denuncian al presidente del Estado españo Jose Luis Rodríguez Zapatero "porque quiere hacer desaparecer a una de las naciones más antiguas de Europa, y para ello viola las más elementales libertades humanas".

Dan ejemplos de las mismas y añaden que en los grandes medios de comunicación italianos no aparecen las torturas, las detenciones preventivas y la represión en general, además estos grandes medios de comunicación no informan de la situación que viven sus colegas en Euskal Herria donde se cierran periódicos, revistas y radios.

Nombran como muestra de lo que dicen el último informe del relator especial de la ONU Martin Scheinin.

A modo de conclusión añaden que "los medios de comunicación dependientes del poder en tanto en cuanto esconden o manipulan las noticias de Euskal Herria dejan sin el derecho básico de información a los ciudadanos y además se convierten en complices de esas acciones antidemocráticas.

Aquí podéis escuchar la entrevista con Paolo de EHL de Milán.

 

Y el comunicado en italiano:

CHI CENSURA L'INFORMAZIONE E' COMPLICE DELLA REPRESSIONE

 

Siamo profondamente sconcertati dal comportamento dei media italiani e dall'organo che dovrebbe rispecchiare più di tutti l'informazione democratica e pluralista, cioè la televisione pubblica, per il fatto che vengano oscurate, nascoste, manipolate volontariamente tutte le notizie allarmanti che stanno arrivando dai Paesi Baschi.

 

Nel cuore della “democratica” Europa esiste una situazione di vero e proprio stato d'eccezione: il governo spagnolo di Zapatero stà cercando di distruggere in tutti i modi la vita di milioni di persone che vivono in un Paese che si chiama Euskal Herria, una delle nazioni più vecchie del nostro continente, una nazione che sta soffrendo una vera guerra lanciata su tutti i fronti contro le libertà fondamentali dell'uomo.

 

VOGLIAMO DENUNCIARE IL SILENZIO DI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA E DI INFORMAZIONE di fronte alle decine di casi di tortura che sistematicamente si effettuano nei vari commissariati delle polizie presenti sul territorio basco; nessun organo d'informazione che parli di quanta repressione sta vivendo da molti anni il popolo basco; nessun organo che difenda la libertà di stampa in un paese nel quale vengono chiusi e dichiarati “fuori legge” giornali, radio, canali televisivi, dove la rappresentanza sociale e politica di un intero popolo viene dichiarata “illegale”, strumentalizzando e falsificando elezioni “democratiche”, un paese dove vengono attuati arresti preventivi verso settori della società che fanno della partecipazione alla vita pubblica un esempio mondiale, dove vengono dichiarati fuori legge associazioni giovanili, organizzazioni di difesa dei lavoratori, associazioni di detenuti politici e i loro familiari.....

Tutta la stampa internazionale è complice di quello che sta accadendo nei Paesi Baschi, connivente a poteri di oligarchie imperialiste che utilizzano il capitalismo come un'arma per la distruzione dei popoli.

La stampa italiana e gli organi di informazione hanno dato pochissimo risalto al rapporto uscito due settimane fa dall'O.N.U dove, dopo una visita effettuata da un commissario dell'organizzazione lo scorso anno nello stato Spagnolo, si evidenziano situazioni sconvolgenti rispetto alla mancanza di condizioni democratiche di confronto politico riguardo alla rappresentanza istituzionale e sociale, dove si notano passaggi preoccupanti rispetto all'utilizzo della tortura.

 

La mancanza di informazione democratica è il mezzo con il quale i governi cercano di modificare le coscienze, i saperi, è il metodo che permette ai governanti dei vari stati di nasconde i progetti distruttivi, antidemocratici e repressivi che vengono utilizzati contro chi lotta contro il potere dominante, per un modo giusto, di inclusione sociale contro il fascismo strisciante.

 

Un'informazione imbavagliata è complice di tutto quello che sta accadendo, partecipando attivamente alla guerra contro uomini e donne dei Paesi Baschi che chiedono una soluzione democratica del conflitto e la possibilita' di una confrontazione politica leale.

CHE IL POPOLO POSSA ESSERE INFORMATO E QUINDI POSSA PENSARE , METTE PAURA AI GOVERNANTI............... MA NOI NON ABBIAMO PAURA!!

 

Viva i Paesi Baschi Liberi !

Gora Euskal Herria Askatuta !

 

13 Febbraio 2009

Euskal Herriarren Lakunak Milano

Amici e Amiche dei Paesi Baschi

 

==en==

En el comunicado denuncian al presidente del Estado españo Jose Luis Rodríguez Zapatero "porque quiere hacer desaparecer a una de las naciones más antiguas de Europa, y para ello viola las más elementales libertades humanas".

Dan ejemplos de las mismas y añaden que en los grandes medios de comunicación italianos no aparecen las torturas, las detenciones preventivas y la represión en general, además estos grandes medios de comunicación no informan de la situación que viven sus colegas en Euskal Herria donde se cierran periódicos, revistas y radios.

Nombran como muestra de lo que dicen el último informe del relator especial de la ONU Martin Scheinin.

A modo de conclusión añaden que "los medios de comunicación dependientes del poder en tanto en cuanto esconden o manipulan las noticias de Euskal Herria dejan sin el derecho básico de información a los ciudadanos y además se convierten en complices de esas acciones antidemocráticas.

Aquí podéis escuchar la entrevista con Paolo de EHL de Milán.

 

Y el comunicado en italiano:

CHI CENSURA L'INFORMAZIONE E' COMPLICE DELLA REPRESSIONE

 

Siamo profondamente sconcertati dal comportamento dei media italiani e dall'organo che dovrebbe rispecchiare più di tutti l'informazione democratica e pluralista, cioè la televisione pubblica, per il fatto che vengano oscurate, nascoste, manipolate volontariamente tutte le notizie allarmanti che stanno arrivando dai Paesi Baschi.

 

Nel cuore della “democratica” Europa esiste una situazione di vero e proprio stato d'eccezione: il governo spagnolo di Zapatero stà cercando di distruggere in tutti i modi la vita di milioni di persone che vivono in un Paese che si chiama Euskal Herria, una delle nazioni più vecchie del nostro continente, una nazione che sta soffrendo una vera guerra lanciata su tutti i fronti contro le libertà fondamentali dell'uomo.

 

VOGLIAMO DENUNCIARE IL SILENZIO DI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA E DI INFORMAZIONE di fronte alle decine di casi di tortura che sistematicamente si effettuano nei vari commissariati delle polizie presenti sul territorio basco; nessun organo d'informazione che parli di quanta repressione sta vivendo da molti anni il popolo basco; nessun organo che difenda la libertà di stampa in un paese nel quale vengono chiusi e dichiarati “fuori legge” giornali, radio, canali televisivi, dove la rappresentanza sociale e politica di un intero popolo viene dichiarata “illegale”, strumentalizzando e falsificando elezioni “democratiche”, un paese dove vengono attuati arresti preventivi verso settori della società che fanno della partecipazione alla vita pubblica un esempio mondiale, dove vengono dichiarati fuori legge associazioni giovanili, organizzazioni di difesa dei lavoratori, associazioni di detenuti politici e i loro familiari.....

Tutta la stampa internazionale è complice di quello che sta accadendo nei Paesi Baschi, connivente a poteri di oligarchie imperialiste che utilizzano il capitalismo come un'arma per la distruzione dei popoli.

La stampa italiana e gli organi di informazione hanno dato pochissimo risalto al rapporto uscito due settimane fa dall'O.N.U dove, dopo una visita effettuata da un commissario dell'organizzazione lo scorso anno nello stato Spagnolo, si evidenziano situazioni sconvolgenti rispetto alla mancanza di condizioni democratiche di confronto politico riguardo alla rappresentanza istituzionale e sociale, dove si notano passaggi preoccupanti rispetto all'utilizzo della tortura.

 

La mancanza di informazione democratica è il mezzo con il quale i governi cercano di modificare le coscienze, i saperi, è il metodo che permette ai governanti dei vari stati di nasconde i progetti distruttivi, antidemocratici e repressivi che vengono utilizzati contro chi lotta contro il potere dominante, per un modo giusto, di inclusione sociale contro il fascismo strisciante.

 

Un'informazione imbavagliata è complice di tutto quello che sta accadendo, partecipando attivamente alla guerra contro uomini e donne dei Paesi Baschi che chiedono una soluzione democratica del conflitto e la possibilita' di una confrontazione politica leale.

CHE IL POPOLO POSSA ESSERE INFORMATO E QUINDI POSSA PENSARE , METTE PAURA AI GOVERNANTI............... MA NOI NON ABBIAMO PAURA!!

 

Viva i Paesi Baschi Liberi !

Gora Euskal Herria Askatuta !

 

13 Febbraio 2009

Euskal Herriarren Lakunak Milano

Amici e Amiche dei Paesi Baschi

=it==

Il servizio di radiondadurto con Paolo (Amici e amiche di Euskal Herria)

Comunicatto:

CHI CENSURA L'INFORMAZIONE E' COMPLICE DELLA REPRESSIONE

 

Siamo profondamente sconcertati dal comportamento dei media italiani e dall'organo che dovrebbe rispecchiare più di tutti l'informazione democratica e pluralista, cioè la televisione pubblica, per il fatto che vengano oscurate, nascoste, manipolate volontariamente tutte le notizie allarmanti che stanno arrivando dai Paesi Baschi.

 

Nel cuore della “democratica” Europa esiste una situazione di vero e proprio stato d'eccezione: il governo spagnolo di Zapatero stà cercando di distruggere in tutti i modi la vita di milioni di persone che vivono in un Paese che si chiama Euskal Herria, una delle nazioni più vecchie del nostro continente, una nazione che sta soffrendo una vera guerra lanciata su tutti i fronti contro le libertà fondamentali dell'uomo.

 

VOGLIAMO DENUNCIARE IL SILENZIO DI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA E DI INFORMAZIONE di fronte alle decine di casi di tortura che sistematicamente si effettuano nei vari commissariati delle polizie presenti sul territorio basco; nessun organo d'informazione che parli di quanta repressione sta vivendo da molti anni il popolo basco; nessun organo che difenda la libertà di stampa in un paese nel quale vengono chiusi e dichiarati “fuori legge” giornali, radio, canali televisivi, dove la rappresentanza sociale e politica di un intero popolo viene dichiarata “illegale”, strumentalizzando e falsificando elezioni “democratiche”, un paese dove vengono attuati arresti preventivi verso settori della società che fanno della partecipazione alla vita pubblica un esempio mondiale, dove vengono dichiarati fuori legge associazioni giovanili, organizzazioni di difesa dei lavoratori, associazioni di detenuti politici e i loro familiari.....

Tutta la stampa internazionale è complice di quello che sta accadendo nei Paesi Baschi, connivente a poteri di oligarchie imperialiste che utilizzano il capitalismo come un'arma per la distruzione dei popoli.

La stampa italiana e gli organi di informazione hanno dato pochissimo risalto al rapporto uscito due settimane fa dall'O.N.U dove, dopo una visita effettuata da un commissario dell'organizzazione lo scorso anno nello stato Spagnolo, si evidenziano situazioni sconvolgenti rispetto alla mancanza di condizioni democratiche di confronto politico riguardo alla rappresentanza istituzionale e sociale, dove si notano passaggi preoccupanti rispetto all'utilizzo della tortura.

 

La mancanza di informazione democratica è il mezzo con il quale i governi cercano di modificare le coscienze, i saperi, è il metodo che permette ai governanti dei vari stati di nasconde i progetti distruttivi, antidemocratici e repressivi che vengono utilizzati contro chi lotta contro il potere dominante, per un modo giusto, di inclusione sociale contro il fascismo strisciante.

 

Un'informazione imbavagliata è complice di tutto quello che sta accadendo, partecipando attivamente alla guerra contro uomini e donne dei Paesi Baschi che chiedono una soluzione democratica del conflitto e la possibilita' di una confrontazione politica leale.

CHE IL POPOLO POSSA ESSERE INFORMATO E QUINDI POSSA PENSARE , METTE PAURA AI GOVERNANTI............... MA NOI NON ABBIAMO PAURA!!

 

Viva i Paesi Baschi Liberi !

Gora Euskal Herria Askatuta !

 

13 Febbraio 2009

Euskal Herriarren Lakunak Milano

Amici e Amiche dei Paesi Baschi