Milanon antolatutako ekimenen kronikak

Pasa den larunbatean Niko Moreno, Elorrioko elkate ohia, Venaus herriko alkatearekin bildu zen. Venaus, Vak de Susako haraneko herria da, AHTaren kontra luze borrokatu dena.

Astelehenean Moreno Basilio Rizzorekin batzartu zen (Presidente del consiglio comunale, Udaletxeko Plenoko lehendakaria), alegia, udalaren bigarren figura instituzionala.

Baita Milanoko udaleko zinegotzi eta komisio buruekin bildu zen ere. Horien artean: Mirko Mazzali (Segurtasun komisioaren burua) eta Paolo Limonta (alkatearen idazkari pribatua eta bere bozeramailea).

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledi 22 si è tenuto un incontro/dibattito, organizzato dalla Rete Milanese Amici e amiche del Popolo Basco, con i compagni di Exterat, l' associazione dei famigliari dei detenuti politici, con Herrira nuova
struttura in difesa dei diritti dei prigionieri politici e Il Collettivo
dei Prigionieri Politici Baschi.

Un incontro molto interessante che ha messo in evidenza la capacità
delle strutture della sinistra indipendentista basca di riuscire a
costruire, giorno dopo giorno, consenso e partecipazione reale di massa
alle iniziative contro la repressione e la prigionia politica che
hanno avuto, come punto massimo di visibilità, l'enorme corteo di Bilbao
del 7 gennaio.

Una serata di confronto con i compagni Baschi con un taglio diverso
dagli scorsi anni, come già si era provato a fare all'incontro di
gennaio con Lab, perchè non solo momento di enunciazione di solidarietà
o conoscitivo sulla situazione in Euskal Herria, ma soprattutto di
scambio di ragionamenti e importante occasione, per quanto riguarda noi
italianii, per imparare dal percorso di lotta per l'autodertminazione
del popolo basco.

In particolare si è ragionato su come gli attacchi repressivi siano
parte di un "pacchetto" più generale utilizzato per salvaguardare gli
interessi delle diverse borghesie nazionali in questo particolare
momento di crisi irreversibile dell'organizzazione capitalistica del lavoro.
Repressione militare e controllo sociale, arresti e licenziamenti
politici per chi lotta, sono frutto di un'unica scelta scientifica per
zittire ogni voce espressione di dissenso, in Italia, come in Palestina,
come in Grecia e come in Euskla Herria dove, si è ricordato, ancora oggi
è illegalizzata ogni espressione politica diretta della sinistra
indipendentista basca.

Su come sia importante superare l'errore, compiuto molte volte, di
avvitarsi sul circuito sterile e negativo repressione/risposta alla
repressione e ancora repressione e risposta, perchè posiziona la lotta
su un piano difensivo e arretrato se non c'è la capacità di porre la
questione repressione all'interno di un piano più generale dello scontro.

La compagna di Exterat ci ha poi raccontato della difficolta, delle
minacce, dei costi economici e in vite umane pagati per le trasferte, ma
anche tutta la determinazione dei famigliari che continuano a difendere
e a stare vicini ai loro parenti imprigionati, il compagno di Herrira ci
ha parlato dell'evoluzione del percorso della solidarietà e della difesa
dei prigionieri politici e di come oggi tutto questo si sia strutturato
in proposte specifiche contro la dispersione, la dottrina Parrot, e
l'impianto culturale di un carcere vissuto come vendetta di uno stato
terrorista contro il popolo che si ribella.

Il compagno del Collettivo Prigionieri Politici ha raccontato
sinteticamente delle condizioni carcerarie e soprattutto di come i
compagni e le compagne detenute siano stati e state, a tutti gli
effetti,  soggetto attivio e protagonista nella fase assembleare e
decisionale che ha portato al nuovo percorso unilaterale intrapreso dal
popolo basco riassunto nel documento Zutik Euskal Herria.
Un ruolo dei prigionieri politici non ridotto, quindi, a scomoda
testimonza di uno scontro armato da rimuovere, ma di parte integrante di
una lotta di lotta di popolo per l'indipendenza e il socialismo.

Dopo varie domande e risposte chiarificatrici, l'intervento di un
portavoce dell'Associazione Nuova Colombia ricordava l'importanza della
solidarietà internazionalista e di come la repressione colpisca le
popolazioni in lotta nel continente bolilvariano mettendo in evidenza la
vicinanza umana e politica tra i prigionieri politici colombiani e
quelli baschi e palestinesi.

Alla fine ci si è lasciati con un augurio di rincontrarsi nelle strade e
nei percorsi della lotta che unificano tutti i compagni le compagne e i
popoli in lotta di tutto il mondo, salutandosi con una foto a pugno
alzato con gli ultimi presenti di una serata che speriamo abbia
interpretato al meglio il senso della solidarietà internazionalista e
della militanza antimperialista.

Centro Sociale Vittoria Milano
Rete Amici e amiche di Euskal herria - Euskal Herriaren Lagunak Milano

50 personas en la charla organizada en la Universidad de Milano

Fotografía de la reunión que se llevó a cabo el miércoles 22 en la
Universidad de Milán, con un representante de Etxerat, una de herrira
y un ex preso político.

Asistieron más de 50 estudiantes, y fue muy animada, con preguntas y reflexiones sobre la represión que se vive en el País Vasco.