Citta’ di Venezia

citta' di venezia==it==

"Processi di pace e risoluzione dei conflitti"

Un incontro importante che vedrà riuniti attorno a un tavolo i rappresentanti dei principali conflitti ancora in corso e esponenti di quei conflitti che sono riusciti a intraprendere, pur tra mille difficoltà, la via del dialogo, unica possibile nella costruzione di una pace giusta e duratura. Insieme a Raymond McCartney del Sinn Fein irlandese, ci sarà Brian Currin, avvocato sudafricano molto conosciuto per il suo ruolo sia in Sud Africa (nominato da Mandela a coordinare la commissione per la pace e la riconciliazione) che all'estero. Currin infatti ha svolto il ruolo di mediatore sia nel conflitto anglo-irlandese che in Sri Lanka e Rwanda. In queste settimane si è parlato molto anche di un suo possibile coinvolgimento nel conflitto basco-spagnolo. A Venezia dunque Currin ripercorrerà la sua esperienza di mediatore ma darà anche un suo contributo rispetto ai conflitti di cui si discuterà nel pomeriggio di sabato, quello kurdo-turco e quello basco-spagnolo. In Turchia e in Spagna infatti la pace stenta a farsi strada. Pur con molte differenze un punto unisce le testimonianze basche e kurde presenti alla conferenza. Entrambi hanno proposto iniziative concrete di dialogo. Entrambi hanno trovato di fronte a queste proposte un muro di silenzio e repressione.

http://www.comune.venezia.it

==en==

"Processi di pace e risoluzione dei conflitti"

Un incontro importante che vedrà riuniti attorno a un tavolo i rappresentanti dei principali conflitti ancora in corso e esponenti di quei conflitti che sono riusciti a intraprendere, pur tra mille difficoltà, la via del dialogo, unica possibile nella costruzione di una pace giusta e duratura. Insieme a Raymond McCartney del Sinn Fein irlandese, ci sarà Brian Currin, avvocato sudafricano molto conosciuto per il suo ruolo sia in Sud Africa (nominato da Mandela a coordinare la commissione per la pace e la riconciliazione) che all'estero. Currin infatti ha svolto il ruolo di mediatore sia nel conflitto anglo-irlandese che in Sri Lanka e Rwanda. In queste settimane si è parlato molto anche di un suo possibile coinvolgimento nel conflitto basco-spagnolo. A Venezia dunque Currin ripercorrerà la sua esperienza di mediatore ma darà anche un suo contributo rispetto ai conflitti di cui si discuterà nel pomeriggio di sabato, quello kurdo-turco e quello basco-spagnolo. In Turchia e in Spagna infatti la pace stenta a farsi strada. Pur con molte differenze un punto unisce le testimonianze basche e kurde presenti alla conferenza. Entrambi hanno proposto iniziative concrete di dialogo. Entrambi hanno trovato di fronte a queste proposte un muro di silenzio e repressione.

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==fr==

"Processi di pace e risoluzione dei conflitti"

Un incontro importante che vedrà riuniti attorno a un tavolo i rappresentanti dei principali conflitti ancora in corso e esponenti di quei conflitti che sono riusciti a intraprendere, pur tra mille difficoltà, la via del dialogo, unica possibile nella costruzione di una pace giusta e duratura. Insieme a Raymond McCartney del Sinn Fein irlandese, ci sarà Brian Currin, avvocato sudafricano molto conosciuto per il suo ruolo sia in Sud Africa (nominato da Mandela a coordinare la commissione per la pace e la riconciliazione) che all'estero. Currin infatti ha svolto il ruolo di mediatore sia nel conflitto anglo-irlandese che in Sri Lanka e Rwanda. In queste settimane si è parlato molto anche di un suo possibile coinvolgimento nel conflitto basco-spagnolo. A Venezia dunque Currin ripercorrerà la sua esperienza di mediatore ma darà anche un suo contributo rispetto ai conflitti di cui si discuterà nel pomeriggio di sabato, quello kurdo-turco e quello basco-spagnolo. In Turchia e in Spagna infatti la pace stenta a farsi strada. Pur con molte differenze un punto unisce le testimonianze basche e kurde presenti alla conferenza. Entrambi hanno proposto iniziative concrete di dialogo. Entrambi hanno trovato di fronte a queste proposte un muro di silenzio e repressione.

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==eu==

A pesar de el escozor que pueda crear en muchos estamentos españoles hay gente en el mundo que sigue pensando que los conflictos políticos necesitas soluciones políticas. En Venecia se han organizado unas jornadas con participación de primer nivel internacional -incluída la izquierda independentista-: Nelson Mandela, Brian Currin, Gerry Adams, Irfan Dundar...

Se abordarán conflictos como el de Irlanda, Sudáfrica, Kurdistan o Euskal Herria.

Conferencia internacional procesos de paz y resolución de los conflictos


El dialogo es el único camino posible en la resolución de los conflictos y debe ser entre iguales. Sin embargo, un dialogo entre iguales es posibles solo cuando es reconocida por las partes la existencia de una realidad hasta ahora negada. No pueden existir precondiciones dictadas por una u otra parte en un conflicto para sentarse alredor de la mesa negociadora. Sudáfrica ha abierto, en ese sentido, el camino poniendo en pie una serie de importantes mecanismos para la resolución de conflictos, que han llegado a ser modélicos para otros conflictos. En Irlanda, en donde hay un proceso de paz que con sus altibajos, no esta aun cerrado, ante todo, ha sido posible gracias al reconocimiento por parte de todas la partes en conflicto, gobierno ingles, republicanos, unionistas, gobierno irlandés, que la única posibilidad de poner en marcha un dialogo resolutorio era aquella de sentarse alredor de una mesa de igual a igual.
Hoy quedan abiertos aun muchos conflictos, como el israelí- palestino, turco-kurdo,
español-vasco.

http://www.comune.venezia.it

=es==

A pesar de el escozor que pueda crear en muchos estamentos españoles hay gente en el mundo que sigue pensando que los conflictos políticos necesitas soluciones políticas. En Venecia se han organizado unas jornadas con participación de primer nivel internacional -incluída la izquierda independentista-: Nelson Mandela, Brian Currin, Gerry Adams, Irfan Dundar...

Se abordarán conflictos como el de Irlanda, Sudáfrica, Kurdistan o Euskal Herria.

Conferencia internacional procesos de paz y resolución de los conflictos


El dialogo es el único camino posible en la resolución de los conflictos y debe ser entre iguales. Sin embargo, un dialogo entre iguales es posibles solo cuando es reconocida por las partes la existencia de una realidad hasta ahora negada. No pueden existir precondiciones dictadas por una u otra parte en un conflicto para sentarse alredor de la mesa negociadora. Sudáfrica ha abierto, en ese sentido, el camino poniendo en pie una serie de importantes mecanismos para la resolución de conflictos, que han llegado a ser modélicos para otros conflictos. En Irlanda, en donde hay un proceso de paz que con sus altibajos, no esta aun cerrado, ante todo, ha sido posible gracias al reconocimiento por parte de todas la partes en conflicto, gobierno ingles, republicanos, unionistas, gobierno irlandés, que la única posibilidad de poner en marcha un dialogo resolutorio era aquella de sentarse alredor de una mesa de igual a igual.
Hoy quedan abiertos aun muchos conflictos, como el israelí- palestino, turco-kurdo,
español-vasco.

http://www.comune.venezia.it

==it==

I kurdi, dopo un lungo cessate il fuoco, si trovano nuovamente a un punto morto. Infatti la storica discussione al parlamento turco della cosiddetta iniziativa kurda, il pacchetto di proposte del governo Erdogan per risolvere la questione kurda, si è finora rivelata priva di contenuti.
La sinistra indipendentista basca arriva a Venezia con un documento che esplicitamente indica il dialogo e il negoziato come unica via verso la pace. La risposta, per ora, del governo spagnolo è stata la criminalizzazione.

 

"Come facilitatore nei processi di pace - dice Brian Currin - plaudo a questa iniziativa del Centro Pace della città di Venezia. Cosi spesso i processi di pace s'impantanano per diverse ragioni: è venuta meno la fiducia, le parti coinvolte sono stanche, o non hanno più idee, oppure uno squilibrio nei poteri ha provocato un blocco totale, per citare alcuni dei problemi che si possono verificare. Per i paesi coinvolti avere l'opportunità di riesaminare la loro situazione in uno spazio neutrale con degli imput internazionali, rafforza e spesso agisce da catalizzatore nel rimette in piedi processi di pace bloccati", conclude Brian Currin.

 

"Quando è stato messo in discussione, lo status quo coloniale imposto dai vincitori della prima guerra mondiale è risultato nel fascismo in Europa e nel militarismo in Asia, per culminare nella seconda guerra mondiale che ha fatto più di 60 milioni di morti", commenta Haluk Gerger, scrittore ed ex docente universitario turco, tra i relatori a Venezia. "Nella parte del mondo dove vivo, - prosegue - lo status quo che risale alla prima guerra mondiale sta andando in pezzi, sfidato dai palestinesi, i kurdi, gli sciiti e molti altri. Noi non vogliamo emulare l'esperienza mondiale fin qui e lasciare che il mondo paghi il prezzo orribile delle guerre moderne. Per questo chiediamo cambiamenti pacifici. Tutta l'umanità ha bisogno di pace nel medioriente. Ogni tentativo, sforzo e luogo per il cambiamento pacifico, come quello organizzato a Venezia, rende un grande servizio ai popoli di questa parte del mondo, anzi dei popoli nel loro complesso".

Nel suo messaggio video, il presidente del Sinn Fein, Gerry Adams, sottolinea l'importanza del dialogo e dell'ascolto dell'altro. "Cosa richiede la pace? - dice Adams - la pace richiede giustizia e dialogo. Deve essere riconosciuto il diritto delle varie parti coinvolte nel conflitto a scegliere i propri rappresentanti". Adams continua dicendo che "è senz'altro necessario costruire relazioni che funzionino tra tutte le parti coinvolte, ma soprattutto un chiaro impegno personale che la pace può essere costruita, che la pace dovrebbe essere il diritto di nascita di ogni cittadino, ed è necessario riconoscere che ci sono interessi consolidati, che il cambiamento debilita, minaccia alcune persone e talvolta la percezione della minaccia rappresentata dal cambiamento può essere molto difficile da gestire".

Nel video della sinistra indipendentista basca, Arnaldo Otegi ribadisce che "come alcuni anni fa fece quell'uomo alle Nazioni Unite la sinistra abertzale si presenta dinnanzi allo stato, di fronte al suo popolo e di fronte alla comunità internazionale con un ramo d'ulivo nella mano. Che nessuno lasci cadere questo ramo d'ulivo".

 

Murat Karayilan presidente del PKK, in un videomessaggio, dalle montagne del Kurdistan afferma che "quello che chiediamo in Kurdistan sono diritti naturali, basici. Come nazione chiediamo il riconoscimento dei nostri diritti anche più elementari nel contesto delle libertà, dell'espressione della nostra identità, dei diritti culturali e all'interno di un'autonomia democratica. Vogliamo che la questione kurda venga risolta con il dialogo, sulla base della fratellanza e convivenza civile dei popoli."

 

programma

 

Biblioteca Nazionale Marciana, Antisala della Libreria Sansoviniana, Piazzetta S. Marco 13/a, VENEZIA


PROGRAMMA

Sabato 14 novembre 2009 , Ore 10.00/13.00, prima sessione

“Processi di pace. L’esperienza sudafricana e irlandese”

Saluti

Luana Zanella (assessora alla Produzione culturale, Pace e Relazioni Internazionali del Comune di

Venezia)

Sebastiani Maria Letizia (direttrice della Bilioteca Nazionale Marciana)

Video messaggi

Nelson Mandela (premio Nobel per la pace)

Gerry Adams (presidente del Sinn Fein)

Moni Ovadia (artista)

Interventi

Raymond McCartney (Dipartimento Esteri Sinn Fein, deputato parlamento nordirlandese): la strada verso il Good Friday Agreement

Brian Currin (Avvocato sudafricano, mediatore nei conflitti irlandese, basco, Sri Lanka): l’esperienza sudafricana

Emine Ayna (presidente Dtp, partito della società democratica): le iniziative kurde per il dialogo

Jone Goirizelaia (avvocata, rappresentante Ezker Aberzaleak, sinistra indipendentista basca): le

iniziative basche per il dialogo

Introduce

Gianfranco Bettin (Scrittore, Sociologo)

Coordina

Gabriele Polo (Giornalista)

 

ore 15.00/18.00, seconda sessione

“Dialogo, dialogo, dialogo. Idee per il Kurdistan e i Paesi Baschi”

Interventi

Haluk Gerger (scrittore, Turchia): Turchia e questione kurda

Emine Ayna (presidente Dtp, partito della società democratica): la proposta kurda

Irfan Dundar (avvocato di Abdullah Ocalan): la road map di Abdullah Ocalan

Video della sinista indipendentista basca dove interviene Arnaldo Otegi

Jone Goirizelaia (avvocata, rappresentante Ezker Aberzaleak, sinistra indipendentista basca): la proposta della sinistra basca

Brian Currin (Avvocato sudafricano, mediatore nei conflitti irlandese, basco, Sri Lanka): idee per un dialogo possibile

 

Introduce

Pietrangelo Pettenò (Presidente Marco polo System)


Coordina

Gabriele Polo (Giornalista)

==en==

I kurdi, dopo un lungo cessate il fuoco, si trovano nuovamente a un punto morto. Infatti la storica discussione al parlamento turco della cosiddetta iniziativa kurda, il pacchetto di proposte del governo Erdogan per risolvere la questione kurda, si è finora rivelata priva di contenuti.
La sinistra indipendentista basca arriva a Venezia con un documento che esplicitamente indica il dialogo e il negoziato come unica via verso la pace. La risposta, per ora, del governo spagnolo è stata la criminalizzazione.

 

"Come facilitatore nei processi di pace - dice Brian Currin - plaudo a questa iniziativa del Centro Pace della città di Venezia. Cosi spesso i processi di pace s'impantanano per diverse ragioni: è venuta meno la fiducia, le parti coinvolte sono stanche, o non hanno più idee, oppure uno squilibrio nei poteri ha provocato un blocco totale, per citare alcuni dei problemi che si possono verificare. Per i paesi coinvolti avere l'opportunità di riesaminare la loro situazione in uno spazio neutrale con degli imput internazionali, rafforza e spesso agisce da catalizzatore nel rimette in piedi processi di pace bloccati", conclude Brian Currin.

 

"Quando è stato messo in discussione, lo status quo coloniale imposto dai vincitori della prima guerra mondiale è risultato nel fascismo in Europa e nel militarismo in Asia, per culminare nella seconda guerra mondiale che ha fatto più di 60 milioni di morti", commenta Haluk Gerger, scrittore ed ex docente universitario turco, tra i relatori a Venezia. "Nella parte del mondo dove vivo, - prosegue - lo status quo che risale alla prima guerra mondiale sta andando in pezzi, sfidato dai palestinesi, i kurdi, gli sciiti e molti altri. Noi non vogliamo emulare l'esperienza mondiale fin qui e lasciare che il mondo paghi il prezzo orribile delle guerre moderne. Per questo chiediamo cambiamenti pacifici. Tutta l'umanità ha bisogno di pace nel medioriente. Ogni tentativo, sforzo e luogo per il cambiamento pacifico, come quello organizzato a Venezia, rende un grande servizio ai popoli di questa parte del mondo, anzi dei popoli nel loro complesso".

Nel suo messaggio video, il presidente del Sinn Fein, Gerry Adams, sottolinea l'importanza del dialogo e dell'ascolto dell'altro. "Cosa richiede la pace? - dice Adams - la pace richiede giustizia e dialogo. Deve essere riconosciuto il diritto delle varie parti coinvolte nel conflitto a scegliere i propri rappresentanti". Adams continua dicendo che "è senz'altro necessario costruire relazioni che funzionino tra tutte le parti coinvolte, ma soprattutto un chiaro impegno personale che la pace può essere costruita, che la pace dovrebbe essere il diritto di nascita di ogni cittadino, ed è necessario riconoscere che ci sono interessi consolidati, che il cambiamento debilita, minaccia alcune persone e talvolta la percezione della minaccia rappresentata dal cambiamento può essere molto difficile da gestire".

Nel video della sinistra indipendentista basca, Arnaldo Otegi ribadisce che "come alcuni anni fa fece quell'uomo alle Nazioni Unite la sinistra abertzale si presenta dinnanzi allo stato, di fronte al suo popolo e di fronte alla comunità internazionale con un ramo d'ulivo nella mano. Che nessuno lasci cadere questo ramo d'ulivo".

 

Murat Karayilan presidente del PKK, in un videomessaggio, dalle montagne del Kurdistan afferma che "quello che chiediamo in Kurdistan sono diritti naturali, basici. Come nazione chiediamo il riconoscimento dei nostri diritti anche più elementari nel contesto delle libertà, dell'espressione della nostra identità, dei diritti culturali e all'interno di un'autonomia democratica. Vogliamo che la questione kurda venga risolta con il dialogo, sulla base della fratellanza e convivenza civile dei popoli."

 

programma

 

Biblioteca Nazionale Marciana, Antisala della Libreria Sansoviniana, Piazzetta S. Marco 13/a, VENEZIA


PROGRAMMA

Sabato 14 novembre 2009 , Ore 10.00/13.00, prima sessione

“Processi di pace. L’esperienza sudafricana e irlandese”

Saluti

Luana Zanella (assessora alla Produzione culturale, Pace e Relazioni Internazionali del Comune di

Venezia)

Sebastiani Maria Letizia (direttrice della Bilioteca Nazionale Marciana)

Video messaggi

Nelson Mandela (premio Nobel per la pace)

Gerry Adams (presidente del Sinn Fein)

Moni Ovadia (artista)

Interventi

Raymond McCartney (Dipartimento Esteri Sinn Fein, deputato parlamento nordirlandese): la strada verso il Good Friday Agreement

Brian Currin (Avvocato sudafricano, mediatore nei conflitti irlandese, basco, Sri Lanka): l’esperienza sudafricana

Emine Ayna (presidente Dtp, partito della società democratica): le iniziative kurde per il dialogo

Jone Goirizelaia (avvocata, rappresentante Ezker Aberzaleak, sinistra indipendentista basca): le

iniziative basche per il dialogo

Introduce

Gianfranco Bettin (Scrittore, Sociologo)

Coordina

Gabriele Polo (Giornalista)

 

ore 15.00/18.00, seconda sessione

“Dialogo, dialogo, dialogo. Idee per il Kurdistan e i Paesi Baschi”

Interventi

Haluk Gerger (scrittore, Turchia): Turchia e questione kurda

Emine Ayna (presidente Dtp, partito della società democratica): la proposta kurda

Irfan Dundar (avvocato di Abdullah Ocalan): la road map di Abdullah Ocalan

Video della sinista indipendentista basca dove interviene Arnaldo Otegi

Jone Goirizelaia (avvocata, rappresentante Ezker Aberzaleak, sinistra indipendentista basca): la proposta della sinistra basca

Brian Currin (Avvocato sudafricano, mediatore nei conflitti irlandese, basco, Sri Lanka): idee per un dialogo possibile

 

Introduce

Pietrangelo Pettenò (Presidente Marco polo System)


Coordina

Gabriele Polo (Giornalista)

==fr==

I kurdi, dopo un lungo cessate il fuoco, si trovano nuovamente a un punto morto. Infatti la storica discussione al parlamento turco della cosiddetta iniziativa kurda, il pacchetto di proposte del governo Erdogan per risolvere la questione kurda, si è finora rivelata priva di contenuti.
La sinistra indipendentista basca arriva a Venezia con un documento che esplicitamente indica il dialogo e il negoziato come unica via verso la pace. La risposta, per ora, del governo spagnolo è stata la criminalizzazione.

 

"Come facilitatore nei processi di pace - dice Brian Currin - plaudo a questa iniziativa del Centro Pace della città di Venezia. Cosi spesso i processi di pace s'impantanano per diverse ragioni: è venuta meno la fiducia, le parti coinvolte sono stanche, o non hanno più idee, oppure uno squilibrio nei poteri ha provocato un blocco totale, per citare alcuni dei problemi che si possono verificare. Per i paesi coinvolti avere l'opportunità di riesaminare la loro situazione in uno spazio neutrale con degli imput internazionali, rafforza e spesso agisce da catalizzatore nel rimette in piedi processi di pace bloccati", conclude Brian Currin.

 

"Quando è stato messo in discussione, lo status quo coloniale imposto dai vincitori della prima guerra mondiale è risultato nel fascismo in Europa e nel militarismo in Asia, per culminare nella seconda guerra mondiale che ha fatto più di 60 milioni di morti", commenta Haluk Gerger, scrittore ed ex docente universitario turco, tra i relatori a Venezia. "Nella parte del mondo dove vivo, - prosegue - lo status quo che risale alla prima guerra mondiale sta andando in pezzi, sfidato dai palestinesi, i kurdi, gli sciiti e molti altri. Noi non vogliamo emulare l'esperienza mondiale fin qui e lasciare che il mondo paghi il prezzo orribile delle guerre moderne. Per questo chiediamo cambiamenti pacifici. Tutta l'umanità ha bisogno di pace nel medioriente. Ogni tentativo, sforzo e luogo per il cambiamento pacifico, come quello organizzato a Venezia, rende un grande servizio ai popoli di questa parte del mondo, anzi dei popoli nel loro complesso".

Nel suo messaggio video, il presidente del Sinn Fein, Gerry Adams, sottolinea l'importanza del dialogo e dell'ascolto dell'altro. "Cosa richiede la pace? - dice Adams - la pace richiede giustizia e dialogo. Deve essere riconosciuto il diritto delle varie parti coinvolte nel conflitto a scegliere i propri rappresentanti". Adams continua dicendo che "è senz'altro necessario costruire relazioni che funzionino tra tutte le parti coinvolte, ma soprattutto un chiaro impegno personale che la pace può essere costruita, che la pace dovrebbe essere il diritto di nascita di ogni cittadino, ed è necessario riconoscere che ci sono interessi consolidati, che il cambiamento debilita, minaccia alcune persone e talvolta la percezione della minaccia rappresentata dal cambiamento può essere molto difficile da gestire".

Nel video della sinistra indipendentista basca, Arnaldo Otegi ribadisce che "come alcuni anni fa fece quell'uomo alle Nazioni Unite la sinistra abertzale si presenta dinnanzi allo stato, di fronte al suo popolo e di fronte alla comunità internazionale con un ramo d'ulivo nella mano. Che nessuno lasci cadere questo ramo d'ulivo".

 

Murat Karayilan presidente del PKK, in un videomessaggio, dalle montagne del Kurdistan afferma che "quello che chiediamo in Kurdistan sono diritti naturali, basici. Come nazione chiediamo il riconoscimento dei nostri diritti anche più elementari nel contesto delle libertà, dell'espressione della nostra identità, dei diritti culturali e all'interno di un'autonomia democratica. Vogliamo che la questione kurda venga risolta con il dialogo, sulla base della fratellanza e convivenza civile dei popoli."

 

programma

 

Biblioteca Nazionale Marciana, Antisala della Libreria Sansoviniana, Piazzetta S. Marco 13/a, VENEZIA


PROGRAMMA

Sabato 14 novembre 2009 , Ore 10.00/13.00, prima sessione

“Processi di pace. L’esperienza sudafricana e irlandese”

Saluti

Luana Zanella (assessora alla Produzione culturale, Pace e Relazioni Internazionali del Comune di

Venezia)

Sebastiani Maria Letizia (direttrice della Bilioteca Nazionale Marciana)

Video messaggi

Nelson Mandela (premio Nobel per la pace)

Gerry Adams (presidente del Sinn Fein)

Moni Ovadia (artista)

Interventi

Raymond McCartney (Dipartimento Esteri Sinn Fein, deputato parlamento nordirlandese): la strada verso il Good Friday Agreement

Brian Currin (Avvocato sudafricano, mediatore nei conflitti irlandese, basco, Sri Lanka): l’esperienza sudafricana

Emine Ayna (presidente Dtp, partito della società democratica): le iniziative kurde per il dialogo

Jone Goirizelaia (avvocata, rappresentante Ezker Aberzaleak, sinistra indipendentista basca): le

iniziative basche per il dialogo

Introduce

Gianfranco Bettin (Scrittore, Sociologo)

Coordina

Gabriele Polo (Giornalista)

 

ore 15.00/18.00, seconda sessione

“Dialogo, dialogo, dialogo. Idee per il Kurdistan e i Paesi Baschi”

Interventi

Haluk Gerger (scrittore, Turchia): Turchia e questione kurda

Emine Ayna (presidente Dtp, partito della società democratica): la proposta kurda

Irfan Dundar (avvocato di Abdullah Ocalan): la road map di Abdullah Ocalan

Video della sinista indipendentista basca dove interviene Arnaldo Otegi

Jone Goirizelaia (avvocata, rappresentante Ezker Aberzaleak, sinistra indipendentista basca): la proposta della sinistra basca

Brian Currin (Avvocato sudafricano, mediatore nei conflitti irlandese, basco, Sri Lanka): idee per un dialogo possibile

 

Introduce

Pietrangelo Pettenò (Presidente Marco polo System)


Coordina

Gabriele Polo (Giornalista)

==es==

Venecia ha cumplido desde siempre un papel importante en cuanto marco de debate
abierto sincero y también áspero, pero en donde los protagonistas discutían de igual a
igual. Es por eso, que, en Venecia, que en estos años ha debatido y tomado posición sobre los conflictos que vamos a debatir, se va a desarrollar la conferencia internacional sobre procesos de paz y resolución de conflictos. La conferencia no quiere ser una mera
exposición de los conflictos todavía abiertos, en camino de resolución o resueltos, aunque parcialmente, sino que intenta ser un lugar de debate y propuestas. por las partes que en general son consideradas de “serie B” o a las cuales se le ponen condiciones y precondiciones antes que se puedan poner en la mesa de negociación.
La experiencia surafricana y irlandesa demuestran que solo cuando se han obviado las
tentativas de poner precondiciones y solo después de la plena aceptación del otro como
parte legitima y con iguales dignidad y derechos, ha sido posible el dialogo, también muy duro, pero sincero que ha llevado a importantes resultados en la difícil construcción de un paz justa y duradera.
En Venecia se encontraran, debatirán y presentaran sus respectivas propuestas:

  • Brian Currin, abogado surafricano, mediador en diversos conflictos entre los cuales están los de Irlanda y Euskal Herria Raymond
  • McCartney, departemento de exteriores del Sinn Feín y diputado del Parlamento del Norte de Irlanda Emine Ayna, presidente del DTP, Partido Sociedad Democrática
  • Jone Goirizelaia, abogada, representante de Ezker Abertzalea. Izquierda Independentista Vasca
  • Haluk Gerger, escritor, Turquía Irfan Dundar, abogado del líder kurdo Abdullah Ocalan

Además videos mensajes de:

  • Gerry Adams, presidente del Sinn Fein
  • La izquierda independentista vasca, donde interviene Arnaldo Otegi.
  • Moni Ovadia, músico
  • Mensaje: Nelson Mandela, Premio Nobel por la Paz

Informaciones:
centropace@comune.venezia.it
tel: 00 39 3491305039/ 00 39 3331836785
==eu==

Venecia ha cumplido desde siempre un papel importante en cuanto marco de debate
abierto sincero y también áspero, pero en donde los protagonistas discutían de igual a
igual. Es por eso, que, en Venecia, que en estos años ha debatido y tomado posición sobre los conflictos que vamos a debatir, se va a desarrollar la conferencia internacional sobre procesos de paz y resolución de conflictos. La conferencia no quiere ser una mera
exposición de los conflictos todavía abiertos, en camino de resolución o resueltos, aunque parcialmente, sino que intenta ser un lugar de debate y propuestas. por las partes que en general son consideradas de “serie B” o a las cuales se le ponen condiciones y precondiciones antes que se puedan poner en la mesa de negociación.
La experiencia surafricana y irlandesa demuestran que solo cuando se han obviado las
tentativas de poner precondiciones y solo después de la plena aceptación del otro como
parte legitima y con iguales dignidad y derechos, ha sido posible el dialogo, también muy duro, pero sincero que ha llevado a importantes resultados en la difícil construcción de un paz justa y duradera.
En Venecia se encontraran, debatirán y presentaran sus respectivas propuestas:

  • Brian Currin, abogado surafricano, mediador en diversos conflictos entre los cuales están los de Irlanda y Euskal Herria Raymond
  • McCartney, departemento de exteriores del Sinn Feín y diputado del Parlamento del Norte de Irlanda Emine Ayna, presidente del DTP, Partido Sociedad Democrática
  • Jone Goirizelaia, abogada, representante de Ezker Abertzalea. Izquierda Independentista Vasca
  • Haluk Gerger, escritor, Turquía Irfan Dundar, abogado del líder kurdo Abdullah Ocalan

Además videos mensajes de:

  • Gerry Adams, presidente del Sinn Fein
  • La izquierda independentista vasca, donde interviene Arnaldo Otegi.
  • Moni Ovadia, músico
  • Mensaje: Nelson Mandela, Premio Nobel por la Paz

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