Torinoko gazte euskaldunen oharra- Messaggio dei giovani baschi di Torino

==es==
En nombre de los varios jóvenes vascos che viven en Torino, queremos aprovechar esta ocasión para denunciar el ataque represivo que 34 militantes del movimiento juvenil independentista han sufrido el pasado 24 de noviembre; 32 de ellos se encuentran actualmente en prisión bajo la acusación de “integración de organización terrorista”.
Considerando que dicha operación se ha dado en un momento político e histórico muy preciso, queda claro su fin mediático y propagandístico al interno de la estrategia política que está llevando a cabo el estado español, demostrando una actitud de rechazo frente a la propuesta de la izquierda abertzale que opta por una resolución democrática del conflicto vasco.

==it==

A nome dei vari giovani baschi che vivono qui a Torino, vorremmo approfittare di questa occasione per denunciare l'attacco repressivo che 34 militanti del movimento giovanile indipendentista hanno sofferto lo scorso 24 novembre; 32 di loro si trovano attualmente in carcere con l'accusa di “integrazione a organizzazione terrorista”.
Considerando che tale operazione è giunta in un momento politico e storico ben preciso, rimane chiaro il suo fine mediatico e propagandistico all'interno della strategia politica che sta attuando lo Stato spagnolo, dimostrando un atteggiamento di rifiuto di fronte alla proposta della sinistra indipendentista che opta per una risoluzione democratica del conflitto basco.

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A nome dei vari giovani baschi che vivono qui a Torino, vorremmo approfittare di questa occasione per denunciare l'attacco repressivo che 34 militanti del movimento giovanile indipendentista hanno sofferto lo scorso 24 novembre; 32 di loro si trovano attualmente in carcere con l'accusa di “integrazione a organizzazione terrorista”.
Considerando che tale operazione è giunta in un momento politico e storico ben preciso, rimane chiaro il suo fine mediatico e propagandistico all'interno della strategia politica che sta attuando lo Stato spagnolo, dimostrando un atteggiamento di rifiuto di fronte alla proposta della sinistra indipendentista che opta per una risoluzione democratica del conflitto basco.

==fr==

A nome dei vari giovani baschi che vivono qui a Torino, vorremmo approfittare di questa occasione per denunciare l'attacco repressivo che 34 militanti del movimento giovanile indipendentista hanno sofferto lo scorso 24 novembre; 32 di loro si trovano attualmente in carcere con l'accusa di “integrazione a organizzazione terrorista”.
Considerando che tale operazione è giunta in un momento politico e storico ben preciso, rimane chiaro il suo fine mediatico e propagandistico all'interno della strategia politica che sta attuando lo Stato spagnolo, dimostrando un atteggiamento di rifiuto di fronte alla proposta della sinistra indipendentista che opta per una risoluzione democratica del conflitto basco.

==eu==
Torinon bizi diren euskaldun gazte ezberdinen izenean, aukera hau aprobetxatu nahi dugu iragan azaroaren 24an gazte mugimendu independentistako 34 militantek jasan duten eraso errepresiboa salatzeko; horietatik 32 gaur egun espetxean aurkitzen dira “erakunde terroristako kide” izatea leporatuta.
Operazio hau momentu politiko eta historiko oso zehatz batean gertatu dela kontsideratuta, argi gelditzen da estatu espainiarrak burutzen duen estrategia politikoaren barnean duen helburu mediatiko eta propagandistikoa, ezker abertzaleak egindako euskal gatazkaren konponbide demokratikorako eskeintzaren aurrean gaitzezpen jarrera argia erakutsiz.

 

==it==

Tale operazione poliziesca non è diretta a una organizzazione in concreto, ma a un più ampio movimento giovanile formato da diversi collettivi che si occupano di varie tematiche: collettivi femministi, studenteschi e per il diritto alla casa, così come i movimenti ecologisti, e i vari mezzi di comunicazione alternativi, contano da anni con la partecipazione di molti giovani baschi che si impegnano quotidianamente per un cambiamento sociale e politico.
Lo Stato spagnolo è cosciente del potenziale che questo settore della società ha e pertanto si affanna a reprimere il movimento giovanile per ostacolare, da una parte tale cambiamento, e dall'altra intimorire chi del movimento giovanile fa parte e evitare che questo accresca.

Vogliamo oltremodo ricordare i casi di tortura denunciati da gran parte dei giovani arrestati durante le 72 ore di isolamento a cui sono sottoposti di norma i detenuti; denunce che non si possono considerare eccezionali ma sistematiche nei confronti dei prigionieri politici baschi. Numerosi sono stati a proposito i rapporti dell'ONU e le denunce di Amnesty International che allertano sul continuo utilizzo della tortura soprattutto durante il regime di isolamento.

Dimostriamo quindi la nostra solidarietà ai 32 giovani arrestati, coscienti che neanche questa operazione repressiva riuscirà a fermare il movimento indipendentista basco.

==en==

Tale operazione poliziesca non è diretta a una organizzazione in concreto, ma a un più ampio movimento giovanile formato da diversi collettivi che si occupano di varie tematiche: collettivi femministi, studenteschi e per il diritto alla casa, così come i movimenti ecologisti, e i vari mezzi di comunicazione alternativi, contano da anni con la partecipazione di molti giovani baschi che si impegnano quotidianamente per un cambiamento sociale e politico.
Lo Stato spagnolo è cosciente del potenziale che questo settore della società ha e pertanto si affanna a reprimere il movimento giovanile per ostacolare, da una parte tale cambiamento, e dall'altra intimorire chi del movimento giovanile fa parte e evitare che questo accresca.

Vogliamo oltremodo ricordare i casi di tortura denunciati da gran parte dei giovani arrestati durante le 72 ore di isolamento a cui sono sottoposti di norma i detenuti; denunce che non si possono considerare eccezionali ma sistematiche nei confronti dei prigionieri politici baschi. Numerosi sono stati a proposito i rapporti dell'ONU e le denunce di Amnesty International che allertano sul continuo utilizzo della tortura soprattutto durante il regime di isolamento.

Dimostriamo quindi la nostra solidarietà ai 32 giovani arrestati, coscienti che neanche questa operazione repressiva riuscirà a fermare il movimento indipendentista basco.

==fr==

Tale operazione poliziesca non è diretta a una organizzazione in concreto, ma a un più ampio movimento giovanile formato da diversi collettivi che si occupano di varie tematiche: collettivi femministi, studenteschi e per il diritto alla casa, così come i movimenti ecologisti, e i vari mezzi di comunicazione alternativi, contano da anni con la partecipazione di molti giovani baschi che si impegnano quotidianamente per un cambiamento sociale e politico.
Lo Stato spagnolo è cosciente del potenziale che questo settore della società ha e pertanto si affanna a reprimere il movimento giovanile per ostacolare, da una parte tale cambiamento, e dall'altra intimorire chi del movimento giovanile fa parte e evitare che questo accresca.

Vogliamo oltremodo ricordare i casi di tortura denunciati da gran parte dei giovani arrestati durante le 72 ore di isolamento a cui sono sottoposti di norma i detenuti; denunce che non si possono considerare eccezionali ma sistematiche nei confronti dei prigionieri politici baschi. Numerosi sono stati a proposito i rapporti dell'ONU e le denunce di Amnesty International che allertano sul continuo utilizzo della tortura soprattutto durante il regime di isolamento.

Dimostriamo quindi la nostra solidarietà ai 32 giovani arrestati, coscienti che neanche questa operazione repressiva riuscirà a fermare il movimento indipendentista basco.

==eu==

Ekintza polizial hau ez da erakunde zehatz baten kontrakoa, gai desberdinetaz arduratzen diren talde desberdinez osatutako gazte mugimendu zabal baten kontrakoa baizik: kolektibo feministak, ikasle mugimendua, etxebizitza eskubidearen aldeko taldeak, mugimendu ekologista edota komunikabide alternatibo ezberdinak, urtetan zehar aldaketa sozial eta politiko baten alde ihardun duten euskal gazte ugariren lanarekin kontatu duten taldeak dira.
Espainiar estatua jakitun da gizartearen sektore honek duen pontentzialitateaz, eta ondorioz, gazte mugimendua erreprimitzen tematzen da, alde batetik berauk sor dezakeen aldaketa oztopatzeko, eta bestetik, mugimenduko parte diren gazteak beldurtu eta bere garapena eragozteko.

Isolamenduko 72 orduetan zehar gazteen parte handi batek salatutako torturak gogorarazi nahi genituzke; ezohikoak kontsidera ezin daitezken salaketak, praktika hauek sistematikoak baitira euskal preso politikoei dagokienean. Ugariak izan dira zentzu honetan NBEren txostenak eta Amnesty Internationalen denuntziak, espainiar estatuaren torturaren erabilera jarraiaz ohartarazten dutenak, batez ere inkomunikazio egoerak irauten duen bitartean.

Kartzeleratutako 32 gazteei gure elkartasuna adierazten diegu beraz, jakinda operazio errepresibo honek ere ez duela lortuko euskal mugimendu independentista gelditzea.

Gazteak eta independentistak izatea ez da delitua!

==es==

Tal operación policial no está dirigida a una organización en concreto, sino a un más amplio movimiento juvenil formado por diferentes colectivos que se ocupan de varias temáticas: colectivos feministas, estudiantiles y por el derecho a la vivienda, de la misma manera que los movimientos ecologistas y los diferentes medios de comunicación alternativos, cuentan desde hace años con la participación de muchos jóvenes vascos que trabajan a diario por un cambio social y político.
El estado español es consciente del potencial que este sector de la sociedad tiene, y por lo tanto, se ensaña en reprimir el movimiento juvenil para de una parte, obstaculizar dicho cambio, y de la otra, atemorizar a quien forma parte del movimiento juvenil e impedir que éste crezca.

Queremos recordar los casos de tortura denunciados por gran parte de los jóvenes arrestados durante las 72 horas de incomunicación a las que son sometidos por norma los detenidos; torturas que no se pueden considerar excepcionales, sino sistemáticas en lo que se refiere a los presos políticos vascos. Son numerosos en este sentido los informes de la ONU y las denuncias de Amnesty International, que alertan sobre la continua utilización de la tortura por parte del estado español, sobre todo durante el régimen de incomunicación.

Demostramos, por lo tanto, nuestra solidaridad a los 32 jóvenes encarcelados, conscientes de que tampoco esta operación represiva conseguirá parar el movimiento independentista vasco.

Ser jóvenes e independentistas no es un delito!