Paese Basco : No Apartheid !

Festa eta aldarrikapena Bolognako Euskal Herriaren Lagunen aldetik, gaur iluntzean:

Il parlamento basco è stato occupato dai partiti spagnoli, dichiarando "illegali" le liste pro-basche.
I portavoce della sinistra basca e dei sindacati sono stati arrestati.
Centinaia di giovani sono stati minacciati, arrestati, torturati.
JON ANZA è stato sequestrato dalla polizia spagnola il 18 aprile, torturato a morte e seppellito nello Stato Francese.

Venerdì 20 novembre '09 dalle 13,30 alle 17,00

Il Paese Basco è da moltissimi anni occupato militarmente dagli Stati Spagnolo e Francese.

Qualsiasi richiesta di rispettare la volontà del popolo basco viene liquidata come "terrorismo". Con l'accusa di terrorismo hanno incarcerato centinaia di giovani che facevano un'attività politica  pubblica e trasparente. Con la stessa scusa hanno reso illegali, uno dopo l'altro, tutti i partiti e le rappresentanze politiche della sinistra indipendentista, arrestandone i rappresentanti con la sola imputazione di essere stati eletti in quelle liste.
Ormai non c'è praticamente più famiglia basca che non abbia qualche caro o qualche amico incarcerato. Possiamo parlare di un vero e proprio "stato di apartheid" contro la popolazione basca
Nelle ultime elezioni politiche il parlamento della "Comunità Autonoma Basca" è stato occupato dai partiti spagnoli, dichiarando "illegali" le liste per l'autodeterminazione e lasciando non rappresentata una grossa fetta della popolazione.
Diversi leader e rappresentanti politici della sinistra basca sono stati incarcerati nel
tentativo di impedire la diffusione di una nuova proposta per riunire in un unico "Polo
per la sovranità" quella gran parte della popolazione basca che ormai esige di veder
rispettato il proprio diritto.
Da mesi vari militanti indipendentisti vengono sequestrati da agenti in borghese, minacciati, torturati, con delle vere eproprie operazioni di "guerra sporca". Il caso più eclatante è quello di JON ANZA, ufficialmente "desaparecido" ma in realtà sequestrato dalla polizia spagnola lo scorso 18 aprile, torturato a morte e seppellito in territorio francese.
Mentre sono sempre di più gli arrestati che denunciano le torture subite durante l'isolamento nelle mani della polizia, ai loro familiari viene proibito persino di esporre in pubblico le loro foto. E sono diversi i familiari e amici dei prigionieri arrestati per il solo fatto di aver "trasgredito" questo divieto.
Forse potranno arrestare e torturare anche tutta la sinistra, ma questo non farà che ingigantire il conflitto e la lotta, perché questi stati non hanno un problema con la sinistra indipendentista, hanno un problema con tutta la popolazione basca.
Solo riconoscere questo problema, solo accettare di sedersi a un tavolo con tutti i protagonisti dello scontro, nessuno escluso e tutti con pari legittimità, potrà portare a una soluzione dialogata del conflitto.


EUSKAL HERRIAREN LAGUNAK BOLOGNA

Amici e Amiche del Paese Basco Bologna
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