Erroman elkartaratzea Fermin, Artzai eta Zuriñeren alde/Presidio a Roma: Libertà per Fermin, Artzai e Zuriñe

kartzelaAsteazken honetan Erroman 3 gazte independentisten aldeko elkartaratzea egingo dute epaiketa egiten zaien bitartean, beste behin ere Italiako Euskal Herriaren Lagunek bultzatuta. Gazte independentistei babesa eman eta beren atxiloketa salatzea dute helburu (beren egoeraren berri emateko prentsa-aurreko bat ematekotan zeudela atzilotu zituzten eta), bai eta espaniar estatura emanarazteak ekar liezaizkikeen tortura arrisku eta atxiloaldien berri  ematea ere.

Orain arte talde hauek babesa eman diote deialdiari: Euskal Herriaren Lagunak - Amici e amiche del Paese Basco, Action-Diritti in movimento, La Strada, Corto Circuito, Radio Città Aperta, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Critica,  Rete dei Comunisti, Comunisti Uniti, Comunisti-Sinistra Popolare, Federazione della Sinistra-Roma...

Askapenatik nabarmentzen dugu beste behin ere Italiatik heldu zaigun elkartasun ekimen hau, kasu honetan 3 gazte independentista hauen egoera salatzeko. Gero eta gehiago dira Euskal Herriaren Lagunak munduan, gero eta gehiago direlako munduan Euskal Herrian gertatzen diren eskubide-urraketen jakitun eta solidario.

Besarkada bero bat Fermin, Artzai eta Zuriñeri bai eta Italiako lagun solidario guztiei!!!

Italiarazko oharra:

Mercoledì 8 settembre – dalle 10 - presidio a Piazzale Clodio a Roma per chiedere la liberazione immediata di Zurine, Artzai e Fermin; per dire no alla loro consegna alle autorità spagnole; per rivendicare il ripristino delle libertà democratiche fondamentali nel Paese Basco

Tre attivisti del movimento giovanile indipendentista basco si trovano, dal 10 giugno, detenuti nelle carceri di Terni e Rebibbia dopo essere stati arrestati dalla Digos mentre volantinavano nei pressi del parlamento italiano. Sfuggiti alla maxi retata che il 24 novembre 2009 ha portato nelle carceri spagnole 34 giovani delle associazioni e dei collettivi della sinistra indipendentista basca, Fermin, Artzai e Zurine hanno cercato di rompere, attraverso una conferenza stampa convocata a Roma, il muro mediatico che in Europa cela la repressione politica di cui è oggetto il movimento indipendentista basco.
I governi "democratici" di Madrid perpetrano infatti, in assoluta libertà, uno degli scandali politici più sconcertanti del continente: mettono al bando partiti e organizzazioni politiche, arrestano i loro militanti, li torturano nelle carceri, costringono l'intera sinistra indipendentista basca ad una condizione di illegalità. A seguito dell'illegalizzazione di Segi nel 2005, una delle organizzazioni giovanili più numerose del Paese Basco, la persecuzione ha esteso il suo raggio d'azione scatenando la persecuzione di centinaia di giovani, negando i loro più elementari diritti civili e politici: dalla libertà di associarsi in organizzazioni politiche alla libertà di manifestare liberamente le proprie idee.
Nonostante i dossier di Amnesty International e delle Nazioni Uniti e le denunce di avvocati, giornalisti e intellettuali, attraverso una massiccia censura e manipolazione mediatica Madrid continua impunemente in un'opera di sistematica repressione politica contro un intero popolo che ha eguali solo nel trattamento che la Turchia riserva ai Kurdi.
Madrid si copre dietro lo scudo dei suoi affari interni, ma l'Europa deve intervenire per porre fine alla criminalizzazione della gioventù basca e favorire la risoluzione politica e democratica del conflitto che da anni la sinistra basca persegue tenacemente. L'Italia e la città di Roma in particolare hanno oggi una importante occasione per dare un segnale chiaro opponendosi alla riconsegna di Zurine, Fermin e Artzai alle autorità spagnole e chiedendo ai giudici italiani la loro liberazione immediata. Ai tre ragazzi non è infatti contestato alcun reato specifico, ma solo la supposta adesione all'organizzazione politica Segi. Eppure in Spagna rischiano dai 6 ai 12 anni di carcere per un reato di opinione.
Se i tre venissero consegnati alla Polizia Spagnola rischierebbero inoltre di subire quei maltrattamenti e quelle torture che purtroppo costituiscono la normalità nei commissariati e nelle carceri di Madrid.

 

Hanno finora aderito:

Euskal Herriaren Lagunak - Amici e amiche del Paese Basco, Action-Diritti in movimento, La Strada, Corto Circuito, Radio Città Aperta, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Critica,  Rete dei Comunisti, Comunisti Uniti, Comunisti-Sinistra Popolare, Federazione della Sinistra-Roma...