Denuncia del jucio contra Lander y Aingeru en Madrid, Torino y Nápoles
Esta mañana, mientras se celebraba en Madrid el juicio contra los militantes vascos Lander Fernández Arrinda y Aingeru Cardano que son juzgados en la Audiencia Nacional, se realizaron acciones de denuncia solidarias frente al Consulado español en Torino, como así también en plazas y puentes de Nápoles.
Lander fue detenido en Roma en junio de 2012 y extraditado a España en abril, tras una larga campaña de solidaridad llevada a cabo por el Comité "Un caso vasco en Roma" y Euskal Herrriaren Lagunak (Amigos del País Vasco) que denunciaron la persecución política sufrida por el joven bilbaino y para exigir el respeto de los derechos de todos los presos políticos vascos. La campaña de denuncia internacionalista se realizó mediante la organización en Roma y otras ciudades de Italia de reuniones, asambleas, conciertos y acciones de denuncia frente a las instituciones españolas.
Representación en Madrid de "Un caso basco a Roma" y acción en el Consulado español en Torino.
Una delegación de activistas del Comité "Un caso vasco en Roma" expresaron su solidaridad internacionalista, durante la mañana de hoy, con Lander frente a la Audiencia Nacional en Madrid.
Al mismo tiempo un grupo de activistas solidarios con Euskal Herria realizaron una acción de denuncia frente al Consulado de España ubicado en en la Piazza Castello, en el centro de Torino.
Tras la concentración del sábado pasado, el comité de EHL de Torino, el nodo local de los comités internacionalistas nacidos en solidaridad con el pueblo vasco, decidió llevar hoy la denuncia hasta las puertas del Consulado español.
Según denuncia el portal digital Infoaut, "tres compañeros subieron al edificio con la intención de desplegar una pancarta de denuncia en el mismo edificio mientras a otros solidaridos denunciaron la situación de Lander en la calle repartiendo volantes y desplegando banderas, lo que generó el accionar particularmente nervioso de miembros de la Digos (Policía política) que intentaron sin éxito secuestrar el material de denuncia.
A pesar de la actitud agresiva de la policía, los participantes no se dispersaron y gritaron aún más fuerte su solidaridad con Lander, Aingeru y el pueblo vasco en su lucha por la independencia y la libertad.
Finalmente el portal antirepresivo italiano denunció que los tres compañeros que subieron al Consulado con la pancarta, fueron detenidos y llevados a la comisaría para la identificación rutinaria antes de ser liberados a las pocas horas.
Por su parte en Nápoles, el EHL local, junto a colectivos universitarios han denunciado la situación de Lander y del Colectivo de presos políticos vascos en general mediante la colocación de pancartas en diferentes puntos de la ciudad.
Este es el comunicado que los solidarios napolitanos difundieron en las redes sociales:
"La lucha del pueblo vasco es nuestra propia lucha y hasta que Lander, Aingeru y todos los presos políticos no sean libres seguiremos denunciando su situación.
Por esta razón, hoy lunes 11 de noviembre, trasladamos la denuncia a las principales plazas de Nápoles, para exigir su liberación y para expresar nuestra solidaridad internacionalista.
De la misma forma, esta tarde realizaremos la proyección del documental "Barrura begiratzeko leihoak" en el Palacio Corigliano, basado en entrevistas con presos políticos y sus familias, tanto para difundir sus historias, abusos sufridos, como as también la de su humanidad y la fuerza que demuestran para seguir luchando".
Torino, presidio e irruzione al consolato spagnolo: Lander libero!
Azione solidale, stamani, al Consolato di Spagna, in Piazza Castello nel centro di Torino. L'iniziativa si è svolta in concomitanza con l'attesa della sentenza che vedrà nella giornata di oggi, i giudici dell'Audiencia Nacional esprimersi sulla sorte di Lander ed Aingeru.
A Madrid, sede del tristemente noto tribunale "dell'inquisizione" -rinominato così dai tempi di Franco, che lo ha espressamente voluto per condannare e incarcerare i militanti baschi e tutti gli oppositori, e mai riformato o abolito sotto la cosidetta "transizione democratica"- da Roma e dai Paesi Baschi sono giunti i compagni e le compagne di Lander e Aingeru per stringersi a fianco dei due giovani baschi, riuniti in presidio.
Dopo il presidio di sabato scorso, il comitato EHL Torino, nodo locale dei comitati internazionalisti nati in solidarietà con il popolo basco, ha deciso di fare visita al console e all'autorità spagnole, per ribadire ancora una volta che anche nella città di Torino, c'è chi non è disposto a far sottacere la sistematica repressione che le autorità di Madrid perpetuano contro il popolo basco e il movimento popolare.
Il caso di Lander ed Aingeru, infatti, è l'ennesima storia fatta di persecuzioni, arresti arbitrari, torture, menzogne e anni di carcere. Una vicenda che palesa ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l'ennesima dimostrazione delle complicità e delle fraterne relazioni fra gli stati quando si parla di reprimere chi lotta.
Lander infatti si era trasferito a Roma con la sua compagna, dopo anni di pedinamenti, un arresto, la detenzione, e un processo del quale era stato totalmente assolto. Il solito trattamento che le autorità riservano ai militanti della sinistra inidipendentista nei Paesi Baschi. A Roma, Lander e la sua compagna, si erano fatti conoscere per la loro generosità, il loro sorriso, il loro impegno. Vivevano in una casa occupata nel quartiere Garbatella, quando nel giugno 2012 è stato nuovamente arrestato in una pomposa quanto grottesca “operazione antiterrorismo” effettuata dalla polizia italiana che ha prelevato Lander e trasferito in totale isolamento nel carcere di Regina Coeli per oltre 24 ore (senza cibo ne ora d'aria e senza poter parlare con un avvocato). L'arresto si tramuterà in mesi di domiciliari e saranno la stessa Digos e la Polizia, nell' aprile scorso, a preleverlo dalla sua abitazione per consegnarlo alla polizia spagnola, dove sino ad oggi ha scontato sette mesi nel carcere di Madrid.
A Roma e in tutta Italia, sin dai primi giorni dell'arresto, si è messa in moto la campagna di solidarietà nei confronti di Lander, che si è immediatemente connessa a quella verso tutte e tutti i prigionieri politici baschi e alla lotta del loro popolo.
altProprio oggi, dunque, mentre a Madrid Lander e Aingeru entravano in tribunale, una trentina di solidali si è presentata sotto il consolato di Spagna a Torino. Mentre tre compagni salivano negli uffici consiliari per appendere uno striscione e far presente al console che anche nella città di Torino, c'è chi è a fianco del popolo basco nel denunciare le politiche di repressione di Madrid, il presidio sotto l'edificio è stato provocato da Digos e reparti celere, particolarmente nervosi, requisendo i volantini e tentando di strappare dalle mani dei solidali le bandiere che chiamavano al ritorno a casa delle centinaia di prigionieri ed esiliati baschi. Nonostante l'atteggiamento aggressivo di Digos e Polizia, il presidio non si è disperso,ed ha urlato a gran voce la solidarietà a Lander, Aingeru e tutto il popolo basco e alla loro lotta per l'autodeterminazione. I tre compagni saliti al consolato, sono stati prelevati e portati in questura per le identificazioni di rito per poi essere rilasciati dopo qualche ora.
Questa mattina in diverse città sono apparsi striscioni di solidarietà con Lander e in generale nel mese di Novembre, che vedrà diversi processi contro centinaia di militanti baschi, dai movimenti giovanili sino agli attivisti No Tav locali, diverse azioni, iniziative pubbliche e incontri si terranno anche nel nostro paese.
EHL Torino, Comitato Amiche e Amiche del Popolo Basco - Torino
En Bérgamo también se realizaron muestras de solidaridad frente al juicio de la Audiencia Nacional como se muestra en esta foto enviada por Euskal Herriaren Lagunak de dicha ciudad.