Definitavemente Euskal Herria non cammina sola

herien mundurantz
euskal herria internazionalista

boga!

milano

La terza edizione della Settimana di Solidarietà con Euskal Herria ha avuto la parola d’ordine "Euskal Herria non cammina sola verso la democrazia e l'autodeterminazione" ed è rimasto in evidenza che in questo caso dal dire al fare non c’è di mezzo il mare.

Il passato anno celebrammo il fatto di 'raddoppiare' il numero di atti e le persone solidali che parteciparono agli stessi, perché bene, pur essendo difficile superare quelle mobilitazioni, si sono superati abbondantemente, il doppio di atti ed intorno a mille persone in più. Quello che viene a confermare che la solidarietà con Euskal Herria sta in auge, e che la settimana di solidarietà è già, nonostante la sua gioventù, un riferimento per le persone che ci accompagnano durante il tragitto verso l'autodeterminazione e la democrazia per questo paese.

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Dati

 

I dati e le immagini parlano da sole: più di 50 iniziative, ancora alcune di esse non si sono celebrate, in 13 paesi distinti e migliaia di persone, fino al momento più di 3.000 alla mancanza di grandi eventi come la manifestazione internazionalista di Milano del prossimo 21 Febbraio. Da risaltare che ci sono stati 5 nuovi paesi che si sono incorporati alla Settimana di Solidarietà come Inghilterra, Germania, Svezia, Argentina e Slovenia.

La partecipazione da parte di Euskal Herria è migliorata inoltre anche molto: da un lato si sono messi cartelli per strade per socializzare l'iniciativa,  ci sono stati anche militanti di Kamaradak, Behatokia ed Askapena, oltre a gruppi di musica baschi, implicati nelle iniziative in Germania, Italia, Països Catalans o Irlanda ed inoltre si realizzò un concentramento in San Mamés da parte dei tifosi dell'Athletic in risposta ad iniziative simili in campi di calcio europei, in Scozia ed a Valladolid.

 

Sottolineabili

È difficile sottolineare alcune iniziative sulle altre, per noi ognuna nel suo posto sono state importanti. Ma per incominciare con qualcosa...

Italia, senza dubbio per numero di attività e di partecipanti la solidarietà con Euskal Herria continua a crescere. Ci sono molti gruppi stabili di Euskal Herriaren Lagunak che inoltre lavorano molto bene congiuntamente. Si è realizzata una settimana in cui ci sono inclusi concerti, proiezioni di videocassette, conferenze, concentramenti e manifestazioni in 7 città italiane. Hanno condiviso gruppi di musica baschi ed italiani ed una militante di Kamaradak. Inoltre le amiche ed amici di Milano occuparono la sede della RAI per 15 minuti in protesta per il pessimo trattamento informativo che si dà agli" allarmanti avvenimenti" che succedono in Euskal Herria, il silenciamiento della repressione e la censura alle notizie contrarie agli interessi imperialisti spagnoli.

Tra i nuovi paesi incorporati alle iniziative è risultato sorprendente la voglia sistemata ed il lavoro realizzato. In Argentina i Jovenes al Frente manifestarono alle sedi del PP, PSOE ed il consolato spagnolo, inoltre realizzarono un'emissione radio speciale, La Rabbia; della radio" FM di La Terrazza", insieme alla proiezione del video" Euskal Herria una storia di lotta e resistenza" in piena strada. In Germania si realizzò una serie di iniziative per Hannover, Bremen, Dusseldörf, Postdam e Berlino per mano di un militante di Kamaradak e del giornalista basco-tedesco Ingo Niebel, inoltre hanno aperto una web di informazione su Euskal Herria in tedesco www.info-baskenland.de. La valutazione è stata molto positiva. In Inghilterra ci fu una conferenza da parte di Saleh Mamón, dell'organizzazione CAMPACC con la proiezione del video" The Spanish Inquisition" di David O'Shea ed un dibattito. In Slovenia si realizzò anche una conferenza in relazione col Comitato di Solidarietà con Euskal Herria del Friuli. Ed infine alla fine di questo mese si realizzerà un giro in Svezia che passerà per Stoccolma, Malmö ed Uppsala.

Ovviamente ci sono' gli amici di tutta la vita' quelle genti che stanno sempre lì. È il caso di Lille e Paride, dove si fece un bel atto nel quale intervennero genti di altri comitati di solidarietà con altri paesi, corsi, peruviani, palestinesi...), i compagni peruviani regalarono una scultura per le ed i carcerati politici baschi che raccolse precisamente un ex-carcerato basco, nella conferenza prese parte inoltre un militante Askapena. In Scozia realizzarono vari atti come una concentrazione in Edimburgo, ripartizioni di volantini ed iniziative nella commmemorazione del" Bloody Sunday" ed intorno allo stadio di calcio del Celtic di Glasgow. Sebbene il 7 Febbraio la polizia ostacolò che i tifosi della" Green Brigade" entrassero al campo trasportando ikurriñas, il 15 dello stesso mese, nel derby di fronte al Rangers, appparvero ikurriñas, volantini ed uno striscione nel lemma" The Basque Country does not walk alone towards Democracy and Self-Determination", A Valladolid, Castiglia, si portò a termine una giornata di sensibilizzazione mediante l'incollatura di cartelli, murali e dipinte, alcune delle azioni furono realmente vistose come appendere i cartelli a cavi di gran altezza (vedere videocassetta). Inoltre tifosi del Valladolid e dell'Athletic tentarono di mettere uno striscione al campo che lodava la solidarietà tra Valladolid ed Euskal Herria, ma la polizia l'ostacolò. Nei Països Catalans si realizzò una multitudinaria conferenza col rappresentante di Behatokia Julen Larrinaga in Sans, Barcellona, ed il poeta Carles Rebassa, ed al giorno dopo un cibo popolare con le genti di Rescat ed un'altra gran conferenza in Granollers. In Irlanda ci furono mobilitazioni in Derry col" Bloody Sunday" ed inoltre in Belfast, Cork, Omagh, Newcastle e Dublino; inoltre si realizzò un giro di conferenze con un militante di kamaradak per distinte università. Nel caso di Dublino si ricordò la campagna' no time for love in the Basque Country' poiché la mobilitazione coincideva con San Valentín denunciando la repressione che soffre Euskal Herria, inoltre si realizzò una processione in omaggio a Bob Doyle, irlandese comunista, ultimo caduto della brigata irlandese internazionalista che lottò per la repubblica contro l'innalzamento fascista di 1936 nello stato spagnolo. Assisterono familiari ed amici del solidale irlandese. In Messico si proiettarono 3 film con cineforums (Amalur) Akelarre ed Operazione Orco, l'assistenza fu di circa 80 persone in ognuna di esse e celebrarono inoltre un" Convisse." Infine in Portogallo si realizzò una concentrazione di fronte all'ambasciata spagnola nella quale si fece un semplice ed emotivo omaggio a Tito, ex carcerato basco deceduto a natale col quale ASEH manteneva una relazione di grande amicizia ci furono inoltre conferenze in Lisbona e Setubal.


 

Si aspettano altri atti a Madrid, Messico, Svezia, Milano, Venezuela...